
“Partecipazione” di Roberta Zantedeschi è il terzo volume della collana editoriale dedicata alle voci del lavoro nuovo che ho il piacere di dirigere per FrancoAngeli.
Ma perché includere proprio questa parola?
Perché, a differenza del passato, l’epoca postindustriale non ha bisogno di sola esecuzione operativa, sempre più delegata alla macchina o all’intelligenza artificiale. Perché la leadership di oggi non funziona con l’imposizione autocratica di un punto di vista, ma con la condivisione di un progetto che si porta dietro anche una visione, meglio se ispirata. Perché l’innovazione si fa mettendo insieme le idee di tutti, altrimenti è solo la copia di tutto quello che è venuto prima. Perché il senso di appartenenza favorisce il benessere delle persone, accresce il senso di fiducia, aumenta l’accountability, stimola a fare sempre meglio.
Roberta Zantedeschi, che ringrazio ancora per essersi messa in gioco così tanto, oltre che per l’entusiasmo che la contraddistingue e che mi mette sempre di buon umore, ci accompagna in questo viaggio per
farci diventare (e far diventare le persone che lavorano con noi) protagonisti del cambiamento. Questo nel concreto passa attraverso un coinvolgimento attivo dei colleghi e delle colleghe che sia pensato strategicamente.
La partecipazione non va infatti vissuta come concessione, ma come un driver attivo di accelerazione. Far partecipare le persone alla vita aziendale significa stimolare la collaborazione, smontare i silos interni all’organizzazione, far emergere idee nuove, coltivare un ambiente di lavoro non tossico nel quale non vige un clima di paura.
Inoltre, dal punto di vista personale, partecipando ci si sentirà più coinvolti e motivati, proprio perché capaci di incidere direttamente sui risultati. La partecipazione è la chiave di volta dell’empowerment, letteralmente una riattribuzione di potere che in realtà non lo toglie, ma lo moltiplica. Non lo fa stare nelle mani di pochi, ma mira a includere quanti più soggetti possibili nei processi decisionali.
L’autrice non è sola: la sua, infatti, è un’opera a tutti gli effetti partecipata. Riprendendo testi, conversazioni, appunti, interviste, stralci di networking on e offline, dimostra che l’intelligenza collettiva è un patrimonio che dà valore tanto al singolo quanto alla comunità nel suo complesso.
Il libro è ordinabile su Amazon e sui principali store online, oltre che acquistabile in libreria.
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