Di cosa parla “Basta lavorare così”

Facciamo un gioco. Quante volte vi siete sentire dire (o magari avere detto voi stessi) una di queste frasi?

“Io sono il mio lavoro.”

“Siamo una grande famiglia”

“Mettiamo le persone al centro”

“#IIovemyjob”

“Siamo tutti utili ma nessuno è indispensabile”

“Ringrazia che hai un lavoro”               

“Ha intenzione di fare figli?”

“Mi hai messo in copia?”

“Qui fuori ho la fila”

“Lei non è pagato per pensare, lei è pagato per lavorare”

“Sai quanti ne trovo come te?”

 “Oggi part time?”

“Scusa l’ora, hai un minuto?”

“I problemi personali si lasciano a casa”

Sono tutte prove dei continui sconfinamenti tra vita e lavoro, casi di sciatteria manageriale, esempi di scarsa consapevolezza di cosa abbia davvero valore per sé stessi. E sono anche i titoli di ogni capitolo del mio libro “Basta lavorare così”, dove invito ciascun lettore e ciascuna lettrice a trovare le proprie personalissime coordinate per trovare un equilibrio felice fra vita e lavoro.

Potete pre-ordinare “Basta lavorare così” su Amazon e negli store online o acquistarlo in libreria a partire dal 26 febbraio

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