Ieri è stata la Giornata Internazionale della Donna e fin dalla scorsa settimana ho avuto il privilegio di organizzare e partecipare a tante iniziative. Mi interrogo da qualche tempo su quale sia la chiave di lettura più efficace in questo frangente che ha visto ulteriori retrocessioni femminili, in tutti i ranking possibili.
Sono giunta alla conclusione che si debba rovesciare la prospettiva. Basta pensare alla parità di genere come a un problema. Occorre pensarla come a una soluzione. Se c’è parità, si crea più ricchezza economica, più persone partecipano al mercato del lavoro, si creano le condizioni per maggiore sostenibilità sociale e pensionistica, si dà vita a un mondo più giusto.
Ho preso un po’ di appunti, che si possono leggere qui sotto, cercando di mettere nero su bianco (nella mia testa, innanzitutto) di quale siano i problemi, quali le opportunità, quali le soluzioni legati alla parità di genere.
Ne ho parlato in varie sedi:
RaiNews24
Le Spezie Gentili
Le Spezie Gentili
e sicuramente ne parlerò ancora 😉
L’impatto della crisi sanitaria sul lavoro femminile
- una donna su 2 ha visto peggiorare la propria condizione economica
- il tasso di occupazione delle donne in Italia è calato al 48,5%, il dato peggiore dell’ultimo decennio
- 3 donne su 10 non occupate con figli a causa del Covid rinunciano a cercare lavoro
- i settori a maggiore occupazione femminile e con contratti meno stabili sono quelli più colpiti dalla crisi
- tra le donne che hanno conservato il posto di lavoro, la metà teme di perderlo
- il congedo parentale Covid nel 90% dei casi è stato utilizzato dalle donne
- per le donne quella di prendere il congedo è stata una “una scelta concordata in famiglia” (motivazione assente nel caso degli uomini)
- prendere il congedo parentale Covid per gli uomini invece è stata una “libera scelta”
- il 73% delle donne ha paura del futuro, rispetto al 63% degli uomini
- le donne sono più inclini a burnout, ansia e/o depressione (59% contro il 46% degli uomini
- le donne si sentono più colpite nella loro autostima (43% contro il 33% degli uomini
- la crisi sanitaria ha dato loro l’impressione di avere meno tempo per se stesse (40% contro il 34% per uomini
- per quanto riguarda il carico famigliare, il lavoro di cura è quasi interamente sulle spalle delle donne: il 38% delle donne (2 su 5) dichiara di farsi carico da sole di persone non autonome (anziani o bambini): dato che sale al 47% tra le donne tra i 25-34 anni, concentrate sui figli minori, e al 42% nella fascia 45-54 anni, che curano soprattutto gli anziani.
- Nel 2020 il saldo tra nati e deceduti è stato il peggiore dal 1918
Le opportunità della parità di genere
- Ampiamento della forza lavoro, creazione ricchezza, impatto sul PIL
- Recupero e valorizzazione competenze
- Maggiore sostenibilità pensionistica
- Ripresa demografica
- Innovazione nel management, nelle imprese, nella creazione di valore
- Maggiore libertà ed indipendenza economica
- Equità, diversity and inclusion
Quali misure adottare per un mondo del lavoro più inclusivo
- superare le diseguaglianze salariali e di carriera
- investire sulle infrastrutture sociali (asili nido, congedi parentali)
- distribuire in maniera più equa il carico di cura e il lavoro informale e domestico
- flessibilità di tempi, spazi e modi del lavoro
- favorire il sostegno alle ragazze nell’accesso alle discipline STEM
- stabilire una governance paritaria nella gestione dei fond
- integrare la dimensione di genere in tutte le politiche
- sostenere accesso al credito e promuovere agevolazioni fiscali per l’imprenditoria femminile
- combattere stereotipi di genere fin dall’infanzia
Fonti
covid, donne vittime della crisi: per una su due peggiorata la condizione economica – la repubblica
https://www.facebook.com/lecontemporanee/
https://www.halfofit.it/wp-content/uploads/2021/01/punti_salienti_manifesto.pdf
https://www.money.it/congedo-parentale-covid-sempre-donne-rinunciano-al-lavoro-dati
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