Non siamo dei robot

Perché abbiamo bisogno di farci vedere sempre impegnati?

Un susseguirsi di riunioni, scadenze, incontri con clienti, call rappresenta la quotidianità per molti, quindi c’è un dato di partenza oggettivo. Ma quando ci lamentiamo (un po’ compiaciuti) di quanto abbiamo da fare possiamo cadere in un tranello psicologico che ci tendiamo da soli.

Rischiando così di essere contemporaneamente vittime e carnefici di un approccio al lavoro che non contempla rallentamenti, che pretende una dedizione assoluta, che non ammette distrazioni o interruzioni e non accetta interferenze con la vita privata, che si tratti di un hobby o di un figlio.

Eppure, per migliorare sia la produttività che il benessere personale, è importante tenere in considerazione i tempi di decompressione: non siamo robot, e in ogni caso persino a loro si scaricano le batterie.

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