Sottolineature – Che cos’è “Un bel lavoro?”

Cosa definisce un bel lavoro? Ognuno, naturalmente, può fare prevalere l’una o l’altra dimensione, a seconda delle proprie priorità, personali e professionali. Si tende di solito a ragionare in ottica binaria; lavoro come mezzo di sostentamento o lavoro come strumento di realizzazione.

Alfonso Fuggetta, professore del Politecnico e CEO di Cefriel, si è invece preso l’impegno di indagare le tante sfaccetature del “bel lavoro”, individuandone 10, che potrete leggere qui sotto assieme ad alcuni brani del suo testo, edito da Egea, che mi hanno particolarmente colpito e che, come di consueto, ho sottolineato.

Ma prima di passare alle Sottolineature, voglio condividere la presentazione del libro che ho avuto l’onore di fare assieme all’autore e a Paolo Iacci, mettendo in evidenza come entrambi siano riusciti in un obiettivo per me prezioso.

Entrambi hanno scritto un’opera di poche decine di pagine, ma densa di significa. La cosa più importante è che l’uno l’ha dedicata al tema del bello (non buon lavoro, bel lavoro) e l’altro a quello della felicità (“Dialogo sul lavoro e la felicità”, Iacci Galimberti, sempre Egea).

Ecco, per me decidere di parlare di lavoro usando le parole bellezza e felicità è un atto coraggioso e splendido, politico nel senso migliore del termine, Li ringrazio per avermi invitato a questa conversazione che qualcuno ha piacevolmente commentato come “lenta” e piena di parole garbate e misurate.

Se siete curiosi di sapere come è andata, oltre al video potete leggere anche alcuni appunti qui sotto.

Un bel lavoro…

… ha significato

… produce risultati di qualità

… è svolto con metodo

… è riconosciuto e valorizzato

… è sicuro

… è flessibile

è cooperativo, inclusivo e aperto

… è dinamico

… permette di imparare

… permette di crescere professionalmente

Un «bel lavoro» permette di acquisire competenze ed esperienze che rendono possibile alle persone interpretare ruoli professionali sempre più sfidanti, anche se con caratteristiche e profili diversificati (manageriali, tecnici, specialistici).

Un «bel lavoro», indipendentemente dalla sua natura e finalizzazione, è un’attività dove le persone sono stimolate a innovare, a ricercare modalità inedite attraverso le quali migliorare la qualità del prodotto, del servizio e del loro stesso agire quotidiano.

La partecipazione nasce dal dialogo, dalla voglia e dal desiderio costante di ascoltarsi e arricchirsi vicendevolmente. Non è un atteggiamento naturale né semplice da attuare.

Avere un impatto positivo contribuisce in modo determinante a qualificare come «fatto bene» e «bello» il risultato del lavoro delle persone. Nonostante tutto quello che si possa pensare, un lavoro «fatto bene», utile, è il desiderio di qualunque persona responsabile e matura.

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