L’odore della carta (e il futuro del lavoro)

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Non c’è niente da fare. Sempre a parlare di digitale, gestione del cambiamento, disruption, dematerializzazione. Poi arrivi a casa, trovi questo scatolone e corri subito a scartarlo, felice di ricevere il più atteso fra i regali.

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L’odore della carta, quando quella carta l’hai scritta tu, fa effetto eccome. Passato il momento sentimentale, però, non puoi fare a meno di pensare al fatto che un libro porta con sé anche tante competenze e mestieri. Che vanno dalle professionalità specifiche della casa editrice agli stampatori, i librai, gli uffici stampa, i giornalisti che ne parlano.

Negli ultimissimi anni l’editoria si è confrontata con nuovi formati (dall’ebook a Audible), con nuovi tipi di lettori e, soprattutto, con esperienze di intrattenimento mai provate prima.

Tutto questo ha portato a nuove modalità di promozione, a contaminazioni tra settori e professioni tradizionalmente distinti, a rivistare il concetto stesso di lettura. In questo mondo più che altrove si è saggiato in anteprima un pezzetto di futuro del lavoro.

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