
Ho da poco concluso il corso promosso da EY su “AI, Decision Making and Responsibility” e mi porto a casa una lezione che non mi aspettavo.
Nell’esercitazione finale, mentre ci concentravamo sull’uso dell’AI per prendere decisioni migliori, il vero ostacolo è stato… il nostro groupthinking.
Eravamo così presi dal costruire prompt perfetti e sfruttare l’intelligenza artificiale che non ci siamo accorti di quanto, come gruppo di colleghi, tendessimo a seguire la maggioranza senza mettere davvero in discussione le idee di partenza.
A dimostrazione che la tecnologia può essere sì un acceleratore, ma il pensiero critico e il confronto autentico (e franco) tra le persone restano passaggi fondamentali. L’AI ci aiuta a vedere i nostri bias, ma serve il coraggio di fermarsi, ascoltare le voci fuori dal coro e non avere paura di andare controcorrente.
Porto con me questa consapevolezza (e una nuova certificazione :)), pronta a usarla ogni giorno.
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