L’altro giorno ripassavo con mio figlio la definizione di congiuntivo, che è sempre connesso con uno stato di dubbio, incertezza, speranza, desiderio.
Rileggendo l’intervista che mi ha fatto Marco Valsecchi mi è quindi balzata subito all’occhio una mia affermazione molto forte:
“Immagino un futuro in cui il lavoro sarà un luogo di senso, non solo di esecuzione e produzione”
A rileggerla, capisco perché non ho usato il congiuntivo ma il presente e il futuro dell’indicativo. Personalmente non ho dubbi, incertezze, speranze, desideri: io immagino davvero, fortissimamente, un futuro del lavoro così. Basato, sulle altre cose, anche sulla cura.
Qui tutta l’intervista: https://tundr.tech/notizie-e-approfondimenti/quattro-domande-sul-futuro-del-lavoro-a-silvia-zanella

Lascia un commento