Sottolineature – In trappola 

“Giovani, parole e linguaggio. Come liberarsi da stereotipi e modelli sessisti” è il sottotitolo di “In trappola”, opera delle giornaliste del Sole 24 Ore Chiara di Cristofaro, Simona Rossitto, Livia Zancaner.

Mi ero ripromessa che l’avrei finito entro la Giornata Internazionale della Donna, ce l’ho fatta con qualche ora di ritardo, complice un lungo viaggio in treno.

È un libro che ci pone in una posizione scomoda: cosa dobbiamo dire ai bambini e alle bambine, ora che – su alcuni temi – siamo passati dal “non si può dire nulla” all’aberrante e irrefrenabile “si può dire tutto”? Come possiamo ascoltare a aiutare al meglio gli e le adolescenti, consapevoli come mai prima d’ora di certe storture, ma non attrezzati per gestirle?

Perché è vero che “i giovani d’oggi” hanno un curriculum ambivalente sul linguaggio sessista. Da un lato, quello ufficiale, molto attento, rispettoso, fin troppo puntuale ed etichettante. Dall’altro, quello della quotidianità in cui sono immersi, che racconta una realtà del tutto diversa.

Dalla musica trap alle manie di controllo tramite smartphone (che partono dai genitori stessi e arrivano allo scambio di password fra innamorati), dal linguaggio della politica a quello professionale (senza ruoli riconosciuti per le donne), a modelli maschili difficili da estirpare, da modalità terroristiche di dare notizie a violenze sessuali in crescita, e quasi normalizzate.

Un libro che non stigmatizza, che molto umilmente ascolta e riporta, che con lucidità spiega ma dice anche che “gli altri potremmo essere noi”, specie quando (come adulti, come genitori) non abbiamo la pazienza di aspettare, il coraggio di provare esperienze negative e di testare anche la frustrazione, assieme a tutte le altre emozioni.

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑