Sottolineature – In equilibrio

Per la rubrica Sottolineature, questa è la volta di “In equilibrio” del professor Marcello Russo.

Pubblicato da Il Mulino, è un compendio esaustivo di tutte le diverse declinazioni teoriche sul work life balance. Vengono quindi prese in esame le azioni che può mettere in campo il singolo individuo, l’azienda e la società nel suo complesso. Qui sotto riporto le frasi o i concetti che mi hanno più colpito, mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su ciascuna di loro. Potete rispondere al mio velocissimo test qui.

Le persone percepiscono un buon livello di work-life balance quando sono soddisfatte quattro condizioni:
a) dispongono di tempo sufficiente per dedicarsi sia alle attività lavorative che alle attività personali o familiari; b) conseguono dei buoni risultati sia sul lavoro che nella vita privata; c) sperimentano emozioni positive e soddisfazione nei vari ambiti della propria vita; d) sono attivamente coinvolte nei ruoli che considerano significativi.
Sono curiosa: è così anche per voi?

Non siamo tutti uguali e non cerchiamo tutti lo stesso equilibrio nella vita. Il work-life balance è un obiettivo soggettivo e multidimensionale, influenzato dalle priorità, dalle preferenze e dalla scala di valori di ciascuno.
Di conseguenza, la percezione di un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata deriva dalla consapevolezza di come le varie componenti importanti nella nostra vita interagiscono in modo armonico.
Qual è la vostra percezione?

Nel suo libro, Total Leadership, Stew Friedman afferma che è vantaggioso e assolutamente possibile vivere pienamente i quattro ambiti principali della vita: a) lavoro, b) famiglia, c) sé e d) comunità.
La tesi che sostiene Friedman è intrigante: diventare un buon leader richiede la capacità di non trascurare nessuna componente della propria vita perché ogni esperienza vissuta, sia in ambito lavorativo che extralavorativo, può fornire energia, apprendimento ed emozioni positive che aiutano a vivere il lavoro con maggiore leggerezza ed efficacia.
I vostri capi corrispondono a questo modello?

La vita privata e il lavoro sono ambiti che potrebbero essere alleati, piuttosto che in constante contrapposizione. Le esperienze sfidanti che viviamo sul lavoro e nella vita privata possono dar luogo a sinergie, emozioni positive, competenze trasversali e un network di relazioni che accrescono le nostre capacità e migliorano le nostre performance.
Cosa ne pensate?


I principali stili di gestione dei confini si configurano in un continuum, con due estremità:

la scelta di separare completamente lavoro e vita privata, stile denominato segmentation;
la scelta di integrare il più possibile lavoro e vita privata, stile denominato integration.

Di quale squadra siete?

Potete rispondere al mio velocissimo test qui.

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