Qualche settimana fa è morto lo scrittore Abraham Yehoshua, e ho colto l’occasione per recuperare dalla libreria un suo romanzo, che avevo acquistato all’epoca ma non ancora letto: Il responsabile delle Risorse Umane. Inizio col dire che, molto più del cinema, la letteratura a mio parere è in grado di restituire la complessità delle relazioni... Continue Reading →
“Il capo perfetto”. Anche no.
Qualche settimana fa sono stata al cinema a vedere “Il capo perfetto”, un film spagnolo uscito in realtà in inverno ma che desideravo recuperare alla prima rassegna estiva. Avevo aspettative alte: candidato all’Oscar, pluripremiato in patria, protagonista oggettivamente eccezionale. Eppure. Il film parte bene, con un imprenditore di bilance (di bilance! metafora potenzialmente perfetta!) che... Continue Reading →
Non sono felice sul lavoro, e faccio saltare il banco
Se è vero che il #BigQuit, l’abbandono del proprio posto di lavoro, è un fenomeno su larghissima scala in Nord America, segnali evidenti di inquietudine sono sempre più presenti anche da noi. Il turnover altissimo dei talenti è il problema numero 1 che stanno affrontando le direzioni Risorse Umane di ogni tipo di azienda nel... Continue Reading →
Sottolineature – Ibridomania
“Quando lavoriamo siamo chiamati a vivere, e quando viviamo siamo chiamati a lavorare. Ciò che resta è un’abitudine rassegnata ad affrontare giornate spezzettate, in una condizione di continua reperibilità, in cui è difficile tanto garantire produttività al lavoro quanto dedicare la cura necessaria a ciò a cui diamo importanza nelle nostre vite. È una questione... Continue Reading →
3 cattive notizie sul lavoro del futuro. O forse no.
Festival Biblico, Rovigo, 14 maggio 2022 È da sabato scorso che ci penso. “Faticoso. Da rincorrere. Non per tutti.” Queste sono state le tre definizioni che il professor Paolo Gubitta ha usato per parlare del lavoro del futuro. E ha ragione, io credo, almeno dalle spiegazioni che io stessa ho provato ad abbinare a quelle... Continue Reading →
1 maggio, da dove si festeggiano i lavoratori?
Sono mesi di grande complessità per le organizzazioni. Alle prese con l’ennesimo nuovo scenario pandemico e normativo, impossibilitate a dare una soluzione certa e univoca al come lavoreremo domani (e stavolta il domani è letterale). Il regime semplificato sullo Smart Working è stato prorogato in via transitoria ancora una volta fino all’estate e come giustamente... Continue Reading →
Sottolineature – Works
"Qui ero stato subito accettato e, a parte lavorare, non mi era stato chiesto nulla. Ma quel che per me era assolutamente nuovo era la sensazione di far parte di un gruppo, di essere tra i miei compagni di lavoro; non tra semplici colleghi, che è cosa ben diversa, ma compagni, ossia, sgravando la parola... Continue Reading →
Grandi e Piccole Dimissioni: l’occasione per ripensarsi
Chi ha vissuto una discontinuità professionale, chi ha avuto un incidente di percorso, chi è stato licenziato e chi ha deciso deliberatamente di andarsene ha vissuto quel senso di vuoto e di perdità di identità. Se ha un buon curriculum alle spalle, imparerà nel giro di poco quanto è "difficilissimo rinunciare a quegli sguardi pieni... Continue Reading →
Dietro le quinte de “El futuro del trabajo es feminino”
Un anno fa esatto pubblicavo incredula due novità rispetto al mio libro "Il futuro del lavoro è femmina". La prima è che era disponibile anche su Storytel in versione audio: non ne sapevo nulla, è stata una sorpresa bellissima di inizio anno. Quello che invece avevo saputo da poco era che erano stati acquisiti i... Continue Reading →
Renatino, o dei diritti dei lavoratori visti da TikTok
Qualche settimana fa ho partecipato con Marco Bentivogli, Eleonora Voltolina e altri al podcast di Radio 24 "Una cosa per volta" dedicato al "caso Renatino". Simone Spetia ha posto un quesito interessante: 20 anni fa ci saremmo scandalizzati ugualmente di una rappresentazione del lavoro 24/7 come avviene nello spot del Parmigiano Reggiano a firma di... Continue Reading →